Conosci la Teoria della Relatività? Forse è la Teoria più conosciuta al mondo. Bertrand Russel, filosofo, matematico e scrittore, è l’autore di uno dei più famosi e più letti testi di divulgazione scientifica: “L’ABC della Relatività”. Mi è stato davvero utile per comprendere di cosa parli questa teoria, essendo decisamente non del settore.
C’è un passaggio davvero affascinante che rende benissimo l’idea dell’assetto mentale da avere per capire cosa dice questa teoria riguardo al mondo in cui viviamo. Ne riporto uno stralcio qui di seguito:
“Supponiamo che vi venga somministrata una droga la quale vi getti in uno stato di temporanea incoscienza; quando vi svegliate, avete perso la memoria ma non la capacità di ragionare. Supponiamo ancora che, mentre siete privi di coscienza, veniate trasportati su un pallone e che, al momento del risveglio, il pallone stia volando trasportato dal vento in una notte oscura: la notte del 5 novembre in Inghilterra o la notte del 4 luglio se siete in America”. O capodanno se vivi in Italia, aggiungerei!
Prosegue così: “Vedrete allora i fuochi d’artificio lanciati da terra, dai treni, e dagli aeroplani che si spostano in tutte le direzioni, ma a causa del buio non riuscite a scorgere né la terra, né i treni, né gli aeroplani. Che razza d’immagine vi formerete? Penserete che non vi sia niente di permanente: vi sono soltanto rapidi sprazzi di luce che, durante la loro breve esistenza, si spostano nel vuoto compiendo le curve più varie e bizzarre. […] Ovviamente la geometria, la fisica e la metafisica che elaborerete saranno completamente differenti da quelle dei comuni mortali. Se un comune mortale si trovasse con voi sul pallone, giudichereste incomprensibili i suoi discorsi. Ma se fosse con voi Einstein, lo capireste più facilmente del comune mortale, perché sareste liberi da quella moltitudine di preconcetti che impediscono alla maggior parte della gente di capirlo”.
Come può questo passaggio spiegarci il punto di vista della Psicologia Positiva (e anche della Psicologia in generale, in fondo)?
Semplice. Quello che ha sottolineato Russel è che, se togli il contesto, nulla ha più senso. Attenzione, non ce l’ha relativamente a come eri abituato a vedere le cose prima, non in generale. Ma se allora diventi bravo ad osservare i dettagli, puoi ricostruire un contesto a te consono e tornare a dare un senso a tutto quanto. Un nuovo senso relativo al contesto che scegli tu.
È così che puoi dare equilibrio alle cose positive e negative della tua vita, relativamente a ciò che sono i tuoi desideri, bisogni e obiettivi di vita, punti di forza e valori personali. Ecco come la Teoria della Relatività di Einstein può aiutarci a comprendere le basi logiche della Psicologia Positiva. Tutto è relativo, dipende da cosa scegli di guardare e dal senso che gli dai, ogni giorno.
Articolo di Mirko Ventoso