La Psicologia Positiva, o Positive Psychology, è una branca della Psicologia che ha avuto le sue origini da Martin Seligman. La sua peculiarità non sta nel voler studiare i fenomeni psicologici concentrandosi solo sui “lati positivi”, come potrebbe sembrare dal nome.
Essa ha come mission quella di includere l’analisi e lo studio degli “aspetti positivi” della psiche umana all’interno della psicologia.
Mai sentito parlare di Yin e Yang?
Il concetto è identico. Per Selingman, concentrarsi solo sugli aspetti negativi della vita o della salute di una persona non rende l’idea di ciò che si sta veramente osservando. Oltre a questo, risulta estremamente limitante e non sfrutta le enormi capacità che ognuno di noi ha già dentro di sé.
Nello stesso modo, detta in maniera estremamente semplificata, lo Yin e Yang è un simbolo nato nella cultura orientale che riassume il concetto di universalità di ogni cosa (ogni cosa nel mondo è collegata, anche e soprattutto al suo opposto).
È un paragone che rende molto l’idea. Quando ci concentriamo solo su un aspetto della nostra vita perdiamo di vista altri aspetti che potrebbero renderci un quadro migliore della realtà che stiamo vivendo.
Ad esempio, se stai per essere chiamata/o al tuo esame orale e inizi a porre l’attenzione solo su pensieri del tipo “non mi ricordo più niente” o “il mio battito sta accelerando sempre di più”, entrando in una spirale di pensieri negativi che non lasciano spazio a nient’altro, il risultato appare abbastanza scontato. Se poi hai a che fare con un docente che incute terrore il gioco è fatto! Le probabilità che tutto andrà male si moltiplicano a dismisura. Se, al contrario, poni l’attenzione su pensieri del tipo “ce la posso fare, ho studiato molto e anche se inizio a sentirmi un po’ agitato so benissimo che posso farcela, passerà appena mi siedo davanti al prof”, stai mettendo su una bilancia gli aspetti positivi e negativi di una situazione.
Se invece di bilanciare il positivo e il negativo di un evento, ti concentri solo sugli aspetti positivi, siamo punto e a capo. Magari tirerai fuori molte energie e andrai sicuro di te ma correrai il rischio di sottovalutare la situazione e non avrai abbastanza attivazione cognitiva per raccogliere tutte le informazioni di cui hai bisogno per superare quella prova.
Insomma, l’approccio migliore è sempre quello equilibrato. Ma fin qui ci siamo arrivati tutti, non c’è mica bisogno di sviolinate sulla Psicologia Positiva, no?! Sta proprio qui il punto. Fin ora ti ho semplicemente spiegato il concetto alla base di questa materia, estremamente semplificato solo per rendere chiaro il punto di vista che ne è alla base.
Grazie agli studi degli scienziati impegnati nelle ricerche in quest’ambito sono state sviluppate molte tecniche che mirano a farti conoscere e ad accrescere i tuoi “punti di forza” e altrettante strategie per utilizzarli con equilibrio. Non solo, la letteratura sviluppata (e quella ancora in via di sviluppo) ci ha permesso di comprendere meglio le fondamenta che sono alla base delle nostre qualità personali, cioè le Virtù e i Valori universali che fanno parte di ognuno di noi e della società in cui viviamo.
Nei prossimi articoli parlerò degli argomenti principali della Positive Psychology, tra cui il Flow e la Flow Experience, le sei Virtù e i 24 Punti di Forza personali che gli autori hanno evidenziato nelle ricerche e le principali tecniche e modelli utilizzati nell’affascinante mondo della Psicologia Positiva.
Articolo di Mirko Ventoso